Keynote Speakers
Francesco Muzzioli è un critico letterario italiano. Si è laureato in Lettere con una tesi sulla poesia sperimentale italiana presso Sapienza Università di Roma nel 1971. Nello stesso Ateneo, dopo un lungo periodo di attività didattica nell’ambito della Letteratura italiana moderna e contemporanea, si è dedicato all’insegnamento della Teoria della letteratura. È autore di numerosi volumi di critica: monografie su Pasolini, Éluard, Malerba; ricostruzioni della fortuna critica su Saba e Michelstaedter, e sulle avanguardie italiane degli anni Sessanta e sulla letteratura italiana del primo Novecento. Si è occupato della letteratura fantastica e dell’allegoria, con un’attenzione particolare al suo lato più cupo e frequentato dalla contemporaneità letteraria, quello della distopia, soprattutto nel saggio Scritture della catastrofe.
Ha curato, inoltre, l’edizione del carteggio tra Folgore e Marinetti (Roma, Officina, 1987) e l’antologia Gruppo ’93 (Lecce, Manni, 1990, in collaborazione con Filippo Bettini). Nella collana I nodi – che dirige con Aldo Mastropasqua per l’editore Lithos – ha pubblicato il volume Pascoli e il simbolo.
All’attività del critico si affianca anche l’impegno poetico, reso concreto dal libro Alla corte del corto. Rientra in quest’ambito anche la collaborazione con l’associazione culturale “Lavatoio Contumaciale”, laboratorio di poesia ed arti visive; un’esperienza coronata dal recente volume Poesia a comizio di cui Muzzioli è stato curatore insieme a Marcello Carlino.
Titolo del contributo: Prossimità/distanza, per una dialettica critica
Giovanna Brogi ha insegnato Filologia slava all’Università di Urbino e poi, dal 1994, Storia della Lingua russa e Letteratura ucraina all’Università degli Studi di Milano Statale. Di formazione ampiamente slavistica, ha svolto le sue ricerche in vari settori, privilegiando aspetti comparativi tra le culture di vari Paesi slavi e tra i Paesi slavi e le culture occidentali. Negli ultimi trenta anni si è dedicata soprattutto alla cultura del periodo del tardo Rinascimento e del Barocco in Polonia, Russia e Ucraina. Ha concentrato la sua attenzione sull’Ucraina soprattutto dopo che il Paese ha raggiunto l’indipendenza ed è divenuto oggetto d’interesse a livello internazionale. Oltre che alla letteratura del XVI-XVII secolo si è dedicata alla poesia del maggiore poeta romantico Taras Ševčenko, cui ha dedicato una monografia. Numerosi articoli dedicati all’Ucraina sono stati tradotti e pubblicati a Kyiv nel 2022. Recentemente ha tradotto 3 romanzi di Serhij Žadan, il più noto scrittore dell’Ucraina contemporanea.
È membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze Ucraina e della Accademia delle Arti e Scienze (Akademia Umiejętności) di Cracovia, le sono state conferite lauree honoris causa da parte dell’Università “Taras Ševčenko” di Kyiv e dell’Università “Ivan Franko” di Leopoli.
Titolo del contributo: Che cos’è l’Ucraina? – Storia e cultura dell’Ucraina tra Polonia e Russia
Adele Bardazzi è ricercatrice in letteratura italiana e comparata presso il Trinity College di Dublino e Honorary Research Fellow presso l’Università di Oxford dove ha completato il suo dottorato a Christ Church e una Laming Junior Research Fellowship e Extraordinary Junior Research Fellowship presso il Queen’s College. Da settembre 2023 sarà Assistant Professor in Italian Studies presso l’Università di Utrecht.
La sua ricerca si concentra su poesia lirica del Novecento e contemporanea, con un interesse sulla poetica della perdita e il genere elegiaco. Tra i suoi lavori più recenti, la monografia Eugenio Montale: A Poetics of Mourning (Peter Lang, 2023), i volumi Gender and Authority Across Disciplines, Space and Time (Palgrave Macmillan, 2020), A Gaping Wound: Mourning in Italian Poetry (Legenda, 2022) e Andrea Zanzotto’s Poetic Clusters (Peter Lang, 2024). Insieme a Roberto Binetti e Jonathan Culler ha curato il numero Elegy Today: Rejections, Re-mappings, Rewritings, Journal of World Literature, 8:1, 2023), e il volume The Contemporary Elegy in World Literature (Brill, 2024). Insieme a Roberto Binetti cura Non solo muse: panorama della poesia italiana contemporanea (www.nonsolomuse.com) e Italian Poetry Today (www.italianpoetrytoday.com).
Titolo del contributo: “Della razza / di chi rimane a terra”: Rileggere la poetica del lutto di Eugenio Montale
Enrico Acciai è professore associato di storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dopo aver ottenuto il dottorato di ricerca presso l’Università della Tuscia nel 2010, ha lavorato come ricercatore post-doc presso l’Universidad de Cantabria tra il 2011 e il 2012. Successivamente è stato Visiting fellow presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Tra il 2016 e il 2018 è stato Marie Curie Fellow presso la University of Leeds, nel 2019 è stato professore associato di storia europea presso l’Università di Copenaghen. Dal 2012 è membro del comitato scientifico dell’“Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa” e dal 2013 è membro del gruppo di ricerca internazionale “Federalismo, Estado y Nación en Europa del Sur y America Latina en la época liberal, una perspectiva comparada” presso l’Universidad de Cantabria. Le sue principali aree di ricerca e di interesse sono: la storia politica e sociale dell’Europa mediterranea in epoca contemporanea, e la storia globale. Acciai si è occupato, in particolare, di storia dell’anarchismo, storia dell’antifascismo europeo, storia della Spagna contemporanea e storia del volontariato transnazionale in armi.
Titolo del contributo: Una lettura globale dell’antifascismo italiano